Capita a chiunque di sottoporsi a dei trattamenti estetici e vedere fin da subito dei miglioramenti.

Ma poi?
Dopo un periodo stabile,
i risultati si affievoliscono giorno dopo giorno fino a sparire e dopo qualche mese
ti ritrovi nella condizione di partenza.
Questo capita a me, a te
e a tantissime altre persone,
è una cosa normalissima,
ma parliamo un poco
di questo tunnel frustrante
in cui ci si può perdere;
Ammettiamolo, tutti vogliono sentirsi belli anche al costo di non sentirsi a proprio agio, questi canoni provengono da due fattori, il paragone estetico e simmetrico tra le persone e la definizione di bellezza del momento che viene spesso dettata dai colossi della cosmesi, della moda e dell’estetica.
Il problema viene sempre dal tipo di approccio a questo concetto,
il paragone estetico e simmetrico non dovrebbe essere un metro della bellezza,
un naso verso aquilino può essere bello esattamente quanto uno greco o uno all’in su,
dipende sempre dagli occhi di chi lo guarda.
La bellezza non può essere misurata, ma solo contemplata, perché è molto soggettiva, ma soprattutto bisogna considerare che la bellezza fisica è collegata alla personalità, se è poco piacevole per l’osservatore, quell’alone di magia che ispira la bellezza svanirà, invece se la persona è bella e piacevole dentro, allora la bellezza sarà eterna, nonostante l'effimero stato del nostro fisico.
Possiamo concludere questa breve riflessione nata dal buon senso e con l’intento di provare a placare il delirio frenetico di alcune persone nel perseguire degli ideali estetici perfezionisti. Per farla semplice, siamo già perfetti così, perché siamo unici in ogni nostro pregio e difetto, è inutile fare paragoni, farsi il sangue amaro, ossessionarsi, eccedere, l’estetica è amore verso sé stessi, è un modo di concedersi del tempo in modo piacevole e costruttivo,
è un modo per esprimere al meglio il proprio aspetto in base alla propria personalità.
Comments